Negli Stati Uniti, i viaggiatori stanno affrontando gravi disagi a causa dello shutdown governativo, con oltre 1.300 voli cancellati e più di 5.600 in ritardo nelle ultime 24 ore. I problemi sono attribuiti alla carenza di personale tra i controllori del traffico aereo e a un taglio del 4% dei voli imposto dalla Federal Aviation Administration.

Aeroporti come Nashville, Newark-Liberty e William P. Hobby di Houston hanno subito fermate temporanee, mentre l’Aeroporto Internazionale di Atlanta Hartsfield-Jackson ha registrato i ritardi più significativi, con partenze in media ritardate di cinque ore e 37 minuti. Altri scali, come Newark e JFK di New York, hanno visto ritardi medi rispettivamente di tre ore e 45 minuti e due ore e 47 minuti. Anche La Guardia e San Francisco International stanno affrontando ritardi di circa un’ora.

Il governo statunitense sta vivendo il suo 40esimo giorno di shutdown, senza che si intraveda un accordo in Senato. Secondo fonti repubblicane, le trattative per un compromesso sui finanziamenti sono ferme e non è previsto un voto. Un gruppo di senatori di entrambi i partiti ha discusso per tutta la giornata, ma senza risultati concreti. I colloqui democratici sono guidati da centristi che cercano di trovare un’intesa, ma la questione cruciale dell’estensione dei sussidi dell’Affordable Care Act rimane irrisolta. Nel frattempo, il disagio cresce e centinaia di migliaia di dipendenti federali continuano a rimanere senza stipendio.

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