Scontri tra Thailandia e Cambogia sono ripresi al confine, con la morte di un soldato thailandese e il ferimento di altri quattro. La situazione è stata confermata dal portavoce delle forze armate thailandesi, Winthai Suvaree. In risposta agli attacchi cambogiani, la Thailandia ha avviato operazioni aeree per colpire obiettivi militari e ha evacuato circa 35.000 persone dalle zone di confine.
Il ministero della Difesa cambogiano ha denunciato un attacco da parte delle forze thailandesi nelle province di Preah Vihear e Oddar Meanchey, sostenendo che non ci sono state repliche da parte cambogiana. Testimoni hanno riferito di spari nei pressi di templi storici, costringendo gli abitanti a cercare rifugio.
Questi eventi seguono un accordo di cessate il fuoco mediato da Donald Trump, che era stato raggiunto a Kuala Lumpur meno di due mesi fa, ma che è stato recentemente sospeso dopo che un’esplosione di mina ha ferito quattro soldati thailandesi. Il primo ministro thailandese, Anutin Charnvirakul, ha dichiarato che la minaccia alla sicurezza non è diminuita come sperato.
Le tensioni tra i due paesi sono alimentate da una controversia di lunga data sulla demarcazione del confine, risalente all’epoca coloniale francese, che coinvolge aree contese e templi storici come Preah Vihear. Nonostante la Corte Internazionale di Giustizia abbia riconosciuto la sovranità cambogiana su alcune di queste aree, Bangkok continua a contestare l’autorità della Corte in materia territoriale.

