**Titolo: Sanzioni contro la Russia e incertezze sull’uso degli asset congelati**

Il Consiglio Europeo ha visto un incremento delle sanzioni contro la Russia, in particolare nel settore petrolifero, in concomitanza con la visita del Presidente ucraino Volodymyr Zelensky a Bruxelles. Gli Stati Uniti hanno autorizzato la fornitura di sistemi missilistici Patriot all’Ucraina, elevando il morale di Kyiv.

Zelensky ha sollecitato i leader europei a considerare l’utilizzo di circa 140 miliardi di euro di asset della Banca Centrale Russa congelati in Europa per finanziare l’acquisto di armi europee. Tuttavia, il dibattito si è rivelato complesso, con paesi come Ungheria e Belgio che hanno espresso riserve. Il Belgio ha minacciato un veto, chiedendo garanzie sulla condivisione dei rischi legati a queste misure.

La presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, ha manifestato preoccupazioni sulla sostenibilità giuridica e finanziaria della proposta, sebbene riconosca l’assenza di alternative per sostenere l’Ucraina.

Il Consiglio ha anche affrontato questioni relative alla competitività industriale, con l’Italia che ha ottenuto modifiche nei target ambientali del 2040, una mossa che ha suscitato malcontento tra Francia e Spagna.

In sintesi, l’Europa si trova a un bivio, tra la necessità di supportare l’Ucraina e le sfide interne legate alla gestione delle sanzioni e delle risorse finanziarie.

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