Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, si trova a Vienna per celebrare il 25° anniversario della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, adottata a Palermo nel 2000 e ratificata da 190 paesi. Durante l’evento, ha sottolineato l’importanza di tre anniversari significativi nel 2025: gli 80 anni dalla fondazione delle Nazioni Unite, i 70 anni dall’accesso dell’Italia all’Onu e il venticinquennale della Convenzione di Palermo.
Mattarella ha evidenziato la necessità di un sostegno attivo alle Nazioni Unite, in un contesto geopolitico complesso, caratterizzato da conflitti e crisi umanitarie. Ha ribadito l’importanza di rafforzare l’architettura del disarmo e della non proliferazione nucleare, condannando le allusioni all’uso di armi di distruzione di massa. Il presidente ha avvertito che l’Onu può adempiere al suo mandato di pace solo se gli Stati membri lo consentono, sottolineando il suo ruolo insostituibile nella promozione della stabilità e dei diritti umani.
In merito all’adesione italiana all’Onu, Mattarella ha ricordato che la Costituzione repubblicana del 1948 riflette valori in linea con quelli della Carta di San Francisco. L’Italia ha partecipato attivamente alle iniziative internazionali, contribuendo alla promozione di valori universali.
Infine, il presidente ha rinnovato l’impegno contro la criminalità organizzata, citando gli attentati del 1992 che costarono la vita a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Ha sottolineato come questi eventi abbiano segnato una sconfitta della mafia, che si era illusa di poter sfidare lo Stato.

