Decine di migliaia di persone hanno partecipato oggi a Novi Sad e in altre città serbe per commemorare le 16 vittime del crollo della tettoia alla stazione ferroviaria avvenuto un anno fa. Alle 11.52, ora dell’incidente, la folla ha osservato 16 minuti di silenzio in onore delle vittime. Analoghe cerimonie si sono svolte a Belgrado, Nis, Kragujevac e in molte altre località, segnando un momento di riflessione profonda per il Paese.

In diverse città europee e negli Stati Uniti, le comunità della diaspora serba hanno organizzato eventi commemorativi. A Novi Sad, la giornata di sole ha attirato una grande affluenza, con interventi di rappresentanti del movimento studentesco, familiari delle vittime e figure del mondo accademico e culturale. Durante le commemorazioni, sono emerse forti denunce contro la corruzione e la mancanza di controlli, ritenute alla base della tragedia.

I partecipanti hanno deposto fiori e acceso candele davanti alla stazione, in un clima di silenzio e rispetto, contrariamente ai toni delle recenti manifestazioni di protesta.

Il presidente serbo Aleksandar Vucic ha espresso il suo cordoglio e ha invitato all’unità nazionale, sottolineando l’importanza del dialogo con il movimento di protesta degli studenti. Vucic ha partecipato a una funzione religiosa commemorativa a Belgrado, affermando che il dolore dovrebbe unire il Paese e non dividerlo, e ha promesso di cercare la verità attraverso le istituzioni.

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