Il 12 novembre, Giacomo Frasconà, 20 anni, ha aperto il fuoco con una pistola illegalmente detenuta, colpendo mortalmente il sedicenne Giuseppe Di Dio e ferendo un 22enne. Secondo quanto dichiarato dal vero bersaglio dell’agguato, un altro Giuseppe, Frasconà e il suo gruppo avevano una “fissazione” nei suoi confronti, tanto da minacciare di sparargli.

I carabinieri del comando provinciale di Messina stanno attualmente interrogando i testimoni presenti davanti al bar di Capizzi al momento dell’incidente. Le indagini proseguono per chiarire la dinamica dell’accaduto e il coinvolgimento dei familiari di Frasconà, tra cui il fratello Mario, 18 anni, e il padre Antonio, 48 anni, che lo hanno accompagnato sul luogo della tragedia.

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