Il programma Report ha nuovamente sollevato dubbi sull’indipendenza del Garante per la Privacy, evidenziando presunti conflitti di interesse e mancanza di trasparenza nelle decisioni dell’Autorità. Tra i temi trattati, l’incontro tra Agostino Ghiglia, membro del Collegio, e un rappresentante di Meta, avvenuto prima della decisione sulla multa di 44 milioni di euro a carico dell’azienda. Ranucci, conduttore di Report, ha denunciato tentativi di ostacolare l’inchiesta da parte di membri del Garante.
Le opposizioni hanno reagito chiedendo l’azzeramento del consiglio del Garante, accusando l’ente di essere permeabile alla politica e di non tutelare adeguatamente i diritti dei cittadini. Elly Schlein ha sottolineato l’opacità del sistema, mentre esponenti del M5S hanno chiesto le dimissioni di Ghiglia e degli altri membri del Collegio.
Guido Scorza, uno dei membri del Garante, ha espresso preoccupazione per la situazione attuale, affermando che l’indipendenza dell’Autorità è a rischio e non escludendo la possibilità di dimissioni. Ghiglia ha invece difeso la sua posizione, sostenendo che l’Autorità opera in modo indipendente dalle pressioni politiche.
La premier Giorgia Meloni ha ribattuto che la nomina del Garante è di competenza del Parlamento e ha difeso l’operato dell’Autorità, sottolineando che è stata eletta durante un governo di centrosinistra. Ranucci ha replicato, ricordando la presenza di membri di Fratelli d’Italia e della Lega nel Collegio.

