Sciacca, 1 agosto 2025 – Un piano “vergognoso” e “miopico” che, sotto la parvenza di riorganizzazione, taglia servizi essenziali e colpisce duramente l’ospedale di Sciacca. È l’accusa lanciata dal movimento Controcorrente – Faro di Sciacca, che commenta con parole durissime la terza bozza della nuova rete ospedaliera regionale.
Nel comunicato diffuso oggi, il gruppo denuncia punto per punto i tagli previsti:
- Ortopedia perde 4 posti letto (da 18 a 14),
- Nefrologia passa da 12 a 10,
- Pediatria da 8 a 7,
- Ginecologia/Ostetricia da 14 a 12.
Ma i numeri non si fermano qui. Non è previsto alcun posto letto per Ematologia, mentre Geriatria – fondamentale per una provincia con uno dei più alti tassi di popolazione over 75 in Sicilia – è del tutto assente. L’Hospice promesso non viene neppure menzionato, e la Stroke Unit sarà solo in versione “spoke”, costringendo i pazienti colpiti da ictus a trasferimenti potenzialmente fatali.
Ancora nel limbo anche reparti cruciali come cardiochirurgia, chirurgia vascolare e terapia intensiva neonatale, tutti concentrati su Palermo, con conseguente aumento della mobilità passiva e dei “viaggi della speranza”.
Un paradosso, secondo Controcorrente, se si pensa che mentre ad Agrigento si inaugurano nuovi servizi per l’assistenza ai pazienti, a Sciacca mancano perfino gli OSS, con turni ormai ridotti al minimo. “E pensare che siamo un DEA di I livello”, si legge nella nota.
Oltre ai contenuti del piano, il gruppo denuncia il silenzio delle istituzioni locali: “Inaccettabile il mutismo della deputazione territoriale e l’assenza del sindaco, che non ha ancora messo piede nella struttura ospedaliera nonostante la gravità della situazione”.
“La salute – conclude il comunicato – non è un bilancio da tagliare, ma un diritto da garantire. E noi non resteremo in silenzio.”
La questione è destinata ad accendere il dibattito politico e civile nei prossimi giorni, mentre la cittadinanza attende risposte concrete e immediate.