Il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha approvato il 31 ottobre la risoluzione 2797, con undici voti favorevoli, tre astensioni (Russia, Cina e Pakistan) e l’assenza dell’Algeria. La risoluzione rinnova il mandato della missione MINURSO nel Sahara Occidentale e sottolinea che il piano di autonomia proposto dal Marocco è considerato “la soluzione più seria, credibile e realistica” per il conflitto. Questo approccio mira a superare le ideologie del passato, spostando il focus su una soluzione pragmatica. Il piano marocchino, che prevede un’ampia autonomia sotto sovranità nazionale, si è affermato come punto di riferimento nei negoziati. Tuttavia, la disputa coinvolge non solo il futuro del popolo sahrawi, ma anche una rivalità geopolitica tra Marocco e Algeria, con radici storiche complesse. Il Fronte Polisario, fondato nel 1973, e la proclamazione della Repubblica Araba Sahrawi Democratica nel 1976, mai riconosciuta dalle Nazioni Unite, si inseriscono in un contesto di tensioni regionali. L’Algeria ha sostenuto il movimento sahrawi come strumento contro il Marocco, che ha rivendicato la propria sovranità sul territorio dal 1963. Negli anni, la situazione si è cristallizzata in un stallo, con il Consiglio di Sicurezza che evita di etichettare il Marocco come “potenza occupante” e non riconosce l’indipendenza sahrawi. Oggi, il Marocco ha intensificato la propria presenza nei territori sahariani attraverso investimenti e politiche di integrazione, attirando l’interesse di vari Paesi. L’Algeria, d’altro canto, continua a chiedere un referendum che includa l’opzione dell’indipendenza, ma la sua posizione appare sempre più isolata. La risoluzione del Consiglio di Sicurezza non risolve il conflitto, ma segna un cambiamento di approccio, spostando l’attenzione dalla pura ideologia alla realtà politica. Il Sahara Occidentale, un tema di frattura nel Maghreb, potrebbe diventare un’opportunità per la regione di voltare pagina, promuovendo sviluppo, stabilità e dialogo. La sfida è costruire sui punti di convergenza, trasformando il conflitto in
Sahara Occidentale, l’ONU rafforza il sostegno al piano marocchino. Ma la partita resta politica
Di TRS Notizie
Nov 1, 2025

