Roberto Palumbo, primario del reparto di Nefrologia dell’ospedale Sant’Eugenio di Roma, è stato arrestato mentre riceveva tremila euro da Maurizio Terra, imprenditore del settore. Entrambi sono stati posti agli arresti domiciliari dal giudice, che ha evidenziato un sistema di corruzione che andava avanti da anni, con Palumbo accusato di smistare pazienti dializzati verso cliniche private in cambio di tangenti.
L’arresto è avvenuto dopo un incontro tra i due nei pressi della Regione Lazio, dove Terra ha consegnato il denaro a Palumbo, successivamente rinvenuto dagli agenti. Palumbo, in carica dal 2008, è stato oggetto di indagini da parte della magistratura, che ha intercettato conversazioni in cui progettava la creazione di una società per nascondere le illecite dazioni di denaro.
Il gip ha sottolineato che Palumbo controllava la destinazione dei pazienti, indirizzandoli verso centri specifici per massimizzare i guadagni. Terra ha ammesso i fatti, mentre Palumbo ha mostrato iniziale reticenza, ma ha successivamente riconosciuto alcune responsabilità.
L’inchiesta, condotta dalla Sezione Anticorruzione della Squadra Mobile di Roma, mira a far luce su una rete di corruzione nella gestione dei pazienti in dialisi, con l’obiettivo di verificare ulteriori scambi di denaro tra i due. La Asl Roma 2 ha avviato un fascicolo e sospeso Palumbo dalle sue funzioni.

