La portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, ha commentato le recenti dichiarazioni di Elon Musk, che ha paragonato l’Unione europea al “quarto Reich”. Pinho ha sottolineato che tali affermazioni rientrano nella libertà di parola, un valore fondamentale per l’Unione.
In un contesto di crescente tensione tra Europa e Stati Uniti, il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa, ha evidenziato la necessità di un cambiamento nei rapporti transatlantici, sottolineando che l’Europa deve assumere un ruolo di leadership all’interno della NATO entro il 2027. Costa ha messo in evidenza le divergenze tra le due sponde dell’Atlantico, con l’Europa che sostiene il multilateralismo e la lotta al cambiamento climatico, mentre gli Stati Uniti sembrano allontanarsi da queste posizioni.
Le reazioni alle affermazioni di Musk non si sono fatte attendere. Il ministro degli Esteri polacco, Radoslaw Sikorski, ha risposto in modo diretto, suggerendo a Musk di “andarsene su Marte”. Musk ha criticato l’Unione europea, affermando che il suo sistema burocratico stia soffocando l’Europa e ha chiesto il ripristino della sovranità nazionale.
In seguito a una multa di 120 milioni di euro inflitta a X per violazioni delle norme sul Digital Service Act, Musk ha condiviso un’immagine provocatoria che associa l’Unione europea al regime nazista. Questa retorica si inserisce in una narrazione più ampia, che ha radici nella propaganda russa.
Infine, X ha annunciato la chiusura dell’account pubblicitario della Commissione europea, accusandola di aver sfruttato vulnerabilità nella piattaforma. La Commissione ha ribadito di utilizzare i social media in buona fede e ha ricordato di aver sospeso ogni forma di pubblicità su X.

