Il governo italiano intende proseguire con il progetto del Ponte sullo Stretto, nonostante il diniego della Corte dei Conti che ha negato il visto di legittimità alla delibera del Cipess. La premier Giorgia Meloni ha convocato una riunione a Palazzo Chigi, definendo l’intervento della Corte un “atto di invasione della giurisdizione”. Anche il sottosegretario Alfredo Mantovano ha espresso la sua contrarietà, parlando di “un’immotivata invasione”.
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha dichiarato l’importanza di riapprovare il progetto, sottolineando che sono in gioco miliardi e centinaia di migliaia di posti di lavoro. La riunione ha visto la partecipazione in videocollegamento dell’altro vicepremier, Antonio Tajani, attualmente in missione in Africa.
La Corte dei Conti ha ribadito che il rispetto della legittimità è fondamentale per la regolarità della spesa pubblica e che le sue deliberazioni possono essere criticate, ma sempre nel rispetto del suo operato. Il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha commentato che la questione deve essere affrontata da un punto di vista tecnico-legale e ha sottolineato che il governo dovrà decidere se impugnare o modificare il provvedimento.
Infine, il segretario generale dell’Anm, Rocco Maruotti, ha denunciato un attacco alla Corte dei Conti, evidenziando che la riforma della magistratura sembra mirare a garantire che i giudici agiscano secondo le volontà del governo, minando la separazione dei poteri.

