Nella notte di Halloween, un quindicenne con disabilità è stato vittima di un brutale sequestro a Torino. Il ragazzo, invitato a una festa da tre coetanei, ha accettato l’invito, rinunciando a trascorrere la serata con il nonno. Ignaro delle reali intenzioni dei suoi aguzzini, è stato portato in un appartamento dove gli è stato sottratto il cellulare e ha subito violenze fisiche e psicologiche.

Dopo essere stato picchiato e rinchiuso in bagno per due ore, il giovane è stato costretto a subire ulteriori umiliazioni, tra cui la rasatura delle sopracciglia e dei capelli con una lametta e l’accensione di una sigaretta sulla caviglia. Sotto minaccia di un coltello, è stato costretto a uscire di casa e a mettersi sotto una fontanella, subendo insulti e sputi. Infine, gli è stato ordinato di entrare nel fiume Po.

Il ragazzo è stato liberato solo la mattina seguente e ha contattato i genitori intorno alle 13. La madre ha condiviso la drammatica esperienza sui social, ma il post è stato rimosso dopo poche ore. I carabinieri di Moncalieri hanno confermato l’accaduto, avviando indagini per raccogliere testimonianze e analizzare le immagini delle telecamere.

Il sindaco di Moncalieri, Paolo Montagna, ha espresso preoccupazione per la vicenda, auspicando che le forze dell’ordine facciano chiarezza su quanto accaduto. La situazione ha lasciato un segno profondo nella vita del ragazzo e della sua famiglia.

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