Alcuni siti web sono accusati di ospitare archivi di immagini pornografiche manipolate digitalmente, diffuse senza il consenso delle persone coinvolte, violando così l’articolo 612 ter del codice penale. Le indagini sono incentrate su un programma di intelligenza artificiale capace di generare nudi falsi a partire da fotografie comuni, rendendoli apparentemente reali. L’inchiesta è stata avviata dopo le denunce di diverse vittime, tra cui nomi noti come Anna Tatangelo, Chiara Ferragni e Diletta Leotta.
Particolarmente preoccupante è il caso di Diletta Leotta, dove sono riemersi file rubati dal suo cellulare, evidenziando come le violazioni online possano avere un impatto duraturo. Un forum dedicato raccoglie 46 pagine di immagini contraffatte. La Polizia Postale ha già inviato una prima informativa, e la Procura della Repubblica di Milano coordinerà le indagini.
Selvaggia Lucarelli ha espresso preoccupazione per la leggerezza con cui la stampa ha trattato la questione, sottolineando che il forum conta oltre sette milioni di utenti attivi. Anche Francesca Barra ha condiviso la sua esperienza, rivelando di aver scoperto che alcune sue foto erano state manipolate e diffuse su un sito pornografico. Ha denunciato la situazione, evidenziando la necessità di rompere il silenzio e di sensibilizzare anche gli uomini sul tema del consenso.
Gli investigatori avvertono che questa è solo la parte visibile di un mercato digitale sommerso, dove l’intelligenza artificiale viene utilizzata per scopi illeciti. L’obiettivo dell’indagine è identificare i responsabili della gestione delle piattaforme e della diffusione dei contenuti, configurabili come reati di diffusione illecita di materiale sessualmente esplicito e trattamento illecito di dati personali.

