Nel giorno della pubblicazione dei dati sulla povertà in Italia da parte dell’Istat, che evidenziano che quasi sei milioni di persone si trovano in condizioni di povertà assoluta, il governo si è riunito per discutere la manovra economica per il 2026. Durante la riunione è stato affrontato il Documento programmatico di bilancio e il Decreto legge Economia, con la legge di Bilancio vera e propria prevista per la prossima riunione.

Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti ha dichiarato che la manovra prevede un avanzo primario dello 0,9% del Pil quest’anno, in aumento nei prossimi anni. Il governo si propone di riportare il saldo primario al 2,3% del Pil entro il 2028, aumentando le spese militari e prevedendo un aumento della pressione fiscale al 42,2%. Le risorse per la manovra, che dovrà coprire circa 16 miliardi di euro, verranno ottenute attraverso tagli alla spesa sociale e un contributo dalle banche.

Le opposizioni criticano la politica di austerità del governo, sottolineando l’emergenza sociale nel paese. I sindacati, divisi, contestano la riforma fiscale proposta, chiedendo maggiori incentivi per i redditi da lavoro.

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