La decisione della Banca Centrale Europea di tagliare il tasso di riferimento al 2,25% ha varie implicazioni per le famiglie, le imprese e i governi. Le rate dei mutui variabili dovrebbero diminuire, con un risparmio stimato di circa 17 euro al mese. Anche i tassi per finanziamenti e prestiti dovrebbero essere più convenienti. Inoltre, il costo del debito pubblico potrebbe ridursi. Tuttavia, l’incertezza economica potrebbe portare a standard creditizi più rigidi e ad una minore domanda di prestiti da parte delle imprese.

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