Il Pentagono ha annunciato che il Corpo dei Marines statunitensi ha condotto esercitazioni di sbarco e infiltrazione a Porto Rico, in un contesto di crescente tensione tra Stati Uniti e Venezuela. Il Comando Sud ha condiviso un video delle manovre, che mostrano un mezzo anfibio trasportare truppe e attrezzature, supportato da elicotteri.

Il Capo del Pentagono, Pete Hegseth, ha confermato un attacco aereo condotto nei Caraibi che ha causato la morte di tre persone a bordo di una nave sospettata di traffico di droga. Hegseth ha giustificato l’operazione, sottolineando che l’imbarcazione era già nota per attività illecite. Ha descritto le vittime come “attori non statali ostili”, evidenziando il legame tra traffico di stupefacenti e terrorismo nella strategia di sicurezza statunitense.

La Russia ha espresso preoccupazione per la situazione in Venezuela, con il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, che ha dichiarato di monitorare attentamente le tensioni e ha ribadito il desiderio di mantenere la pace nella regione. Peskov ha anche commentato la richiesta del presidente venezuelano Nicolás Maduro di assistenza militare da Mosca.

Media americani, tra cui il Wall Street Journal e il Miami Herald, hanno ipotizzato un possibile raid contro obiettivi militari venezuelani legati al narcotraffico. La portaerei USS Gerald R. Ford, prevista nei Caraibi con oltre 4.000 soldati, rappresenta un ulteriore rafforzamento della presenza militare statunitense nella zona. Trinidad e Tobago ha emesso un allerta militare, preoccupata per l’impatto di un’eventuale escalation.

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