Marina Berlusconi, presidente di Fininvest e del gruppo Mondadori, ha espresso la sua opinione sulla necessità di riformare la giustizia italiana, in un intervento pubblicato sul Giornale. La figlia di Silvio Berlusconi ha commentato la recente decisione della Cassazione che ha respinto le accuse di “pericolosità mafiosa” nei confronti di Marcello Dell’Utri, sottolineando che ciò certifica l’assenza di legami tra Cosa Nostra e Fininvest, nonché tra la mafia e Forza Italia.
Marina Berlusconi ha criticato il modo in cui la sentenza è stata interpretata dai media, definendo il clima attuale come “velenoso” e “incattivito”. Ha descritto la giustizia italiana come una luna con due facce: una luminosa, rappresentante la civiltà giuridica e il rispetto delle regole, e una oscura, dove una parte della magistratura agisce come un contropotere ideologico.
Nel suo appello, ha sottolineato l’urgenza di riforme, tra cui la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri e una profonda riforma del Consiglio superiore della magistratura. Ha chiesto anche una responsabilità civile per i magistrati, affermando che chi sbaglia deve pagare. Infine, ha evidenziato che la vera emergenza del Paese è la giustizia, lamentando che le calunnie e le false accuse hanno devastato la vita di suo padre per trent’anni.

