Questa mattina, sotto una pioggia incessante, il Duomo di Muggia ha accolto la bara bianca del piccolo Giovanni, tragicamente ucciso a 9 anni dalla madre. L’intera comunità si è radunata per esprimere la propria vicinanza al padre, Paolo Trame, che ha denunciato di non essere stato ascoltato in passato riguardo alla situazione familiare.

La madre, Olena Stasiuk, ha accoltellato il figlio durante un incontro non protetto, ed è stata giudicata incompatibile con la custodia in carcere per il rischio di gesti estremi. Durante il rito funebre, don Andrea Destradi ha elogiato il padre, sottolineando la sua capacità di cercare giustizia senza cedere all’odio.

Il sacerdote ha affermato che “il male non si spiega, il male si combatte”, mentre i presenti, visibilmente commossi, applaudivano in segno di rispetto per il padre, che aveva la custodia prevalente del bambino. Trame aveva allertato i soccorsi quando la madre non aveva riconsegnato Giovanni all’orario stabilito.

Alla cerimonia erano presenti le forze dell’ordine, il presidente della Regione Massimiliano Fedriga e i sindaci di Muggia e Trieste. La curia ha predisposto un sistema di amplificazione per consentire a tutti di seguire la celebrazione. Al termine, il corteo funebre ha fatto il suo percorso verso il cimitero, con alcuni banchi dedicati ai compagni di classe e di squadra di Giovanni, che hanno voluto rendere omaggio al loro amico.

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