La Lega ha presentato alla Camera una proposta di legge che intende rendere più rigorosa l’ottenimento della cittadinanza italiana per gli stranieri nati nel Paese. Il testo prevede un prolungamento del periodo di residenza legale e l’obbligo di superare un esame di integrazione. Inoltre, introduce nuove cause di revoca della cittadinanza per condanne gravi, come violenza di genere, stupro, stalking, revenge porn e tratta di esseri umani.
Secondo la proposta, per gli stranieri nati in Italia che risiedono legalmente fino alla maggiore età, non basterà più la semplice dichiarazione di voler acquisire la cittadinanza. Saranno richiesti ulteriori requisiti, tra cui l’assenza di condanne penali per delitti non colposi e la non ammissione all’applicazione della pena su richiesta delle parti.
I firmatari della legge, tra cui Jacopo Morrone e Riccardo Molinari, sostengono che l’iniziativa mira a razionalizzare il sistema di riconoscimento della cittadinanza e a garantire un accesso più controllato ai diritti sociali, che rappresentano un onere per le finanze pubbliche.
La proposta arriva dopo il recente referendum abrogativo, che ha confermato la volontà degli italiani di mantenere requisiti severi per la cittadinanza. I deputati della Lega affermano che lo status di cittadino deve essere attribuito solo a chi dimostra di meritarlo. La legge prevede modifiche alla normativa vigente, rendendo più restrittivi i requisiti per l’accesso alla cittadinanza e le modalità di revoca, ma promette di accelerare i procedimenti amministrativi.

