La Corte dei Conti ha negato il visto di legittimità sulla delibera CIPE relativa al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, sollevando dubbi sulla sostenibilità economica e sul rispetto delle normative ambientali europee. Questa decisione ha scatenato un acceso dibattito politico, con il Governo che intende proseguire con il progetto e le Opposizioni che la interpretano come una bocciatura definitiva.
Il Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha definito la decisione un “grave danno per il Paese” e ha assicurato che l’iter non subirà ritardi. La Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha criticato l’operato della Corte, considerandolo un “ennesimo atto di invasione” e ha ribadito l’importanza strategica del Ponte per il Mezzogiorno. La società Stretto di Messina S.p.A. ha dichiarato di voler fornire i chiarimenti necessari per superare i rilievi.
Dall’opposizione, il Presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, ha descritto il progetto come una “follia” e ha sottolineato che non ci sono interessi pubblici a sostegno dell’opera. Elly Schlein, Segretaria del Partito Democratico, ha definito il Ponte un “progetto sbagliato” e ha accusato il Governo di procedere con una “fretta elettorale”. Carlo Calenda, leader di Azione, ha invitato a considerare i dubbi sollevati dalla Corte, avvertendo che un’operazione mal pianificata potrebbe portare a disastri finanziari.
Anche Riccardo Magi di +Europa ha espresso scetticismo sulla realizzazione del Ponte, mentre Nicola Fratoianni di Alleanza Verdi e Sinistra ha parlato di un vero e proprio stop all’opera, accusando la Lega di agire contro l’unità nazionale.

