La situazione politica in Sicilia è tesa a seguito dell’inchiesta che coinvolge due figure di spicco del centrodestra, Totò Cuffaro e Saverio Romano. Il governatore Renato Schifani ha espresso fiducia nella possibilità che gli indagati dimostrino la loro estraneità alle accuse. Nel frattempo, il leader di Noi moderati, Maurizio Lupi, e la deputata Marianna Caronia hanno manifestato il loro sostegno a Romano, coordinatore politico nazionale del partito.

Schifani ha anche fatto sapere di voler prendere provvedimenti nei confronti di Alessandro Maria Caltagirone, direttore generale dell’Asp di Siracusa, e ha avviato una moral suasion per le dimissioni di Giovanni Tomasino, direttore del consorzio di bonifica della Sicilia occidentale.

In un contesto di crescente tensione, l’assessora alla Salute, Faraoni, ha risposto alle interrogazioni in aula, rimandando eventuali inchieste interne. Tuttavia, l’opposizione ha giudicato le sue dichiarazioni insufficienti. I rappresentanti di Pd, Cinquestelle e Ismaele La Vardera hanno abbandonato l’Aula, accusando il governo di strumentalizzare la sanità per mantenere il potere. La Vardera ha proposto una mozione di sfiducia, sottolineando la necessità di affrontare questioni morali ed etiche.

I Cinquestelle hanno annunciato una raccolta firme per l’autoscioglimento dell’Ars, mentre Cateno De Luca ha auspicato che la giustizia segua il suo corso rapidamente. Al di fuori dell’Assemblea, Carlo Calenda di Azione ha sostenuto la proposta di La Vardera, mentre Faraone ha descritto il sistema sanitario come da “radere al suolo”.

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