Oggi alle 16.30 il Senato della Repubblica avvia la discussione sul disegno di legge costituzionale n.1353-B, che riguarda la riforma della giustizia, con particolare attenzione alla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri. Questa fase segue le letture effettuate alla Camera e rappresenta uno dei passaggi finali prima dell’approvazione del testo.
Il dibattito in Aula si concentrerà sull’esame e sulle possibili modifiche al testo prima del voto definitivo, che determinerà se la riforma potrà essere sottoposta a referendum confermativo nella primavera del 2026. Durante la discussione si terrà conto delle questioni emerse nelle commissioni e dell’Assemblea Generale dell’Associazione Nazionale Magistrati, tenutasi il 25 ottobre.
La discussione al Senato è cruciale per ratificare misure già adottate, come il decreto legge n. 117/2025, che mira a velocizzare la definizione dei procedimenti pendenti e a ottimizzare il sistema giudiziario fino al 30 giugno 2026.
A luglio 2025, il Senato ha approvato in seconda lettura il testo della riforma, che prevede due Consigli Superiori della Magistratura distinti, una nuova Alta Corte disciplinare e un sistema di nomina a sorteggio per alcuni membri. Il testo è ora atteso alla Camera per la terza lettura autunnale, prima di tornare al Senato per l’esame finale. Se approvata da entrambe le Camere, la riforma sarà sottoposta a referendum confermativo nella primavera del 2026, senza quorum necessario.
La riforma punta ad accelerare i processi e a snellire la macchina giudiziaria, con l’obiettivo di ridurre i tempi processuali del 25% entro il 2026. Il dibattito si preannuncia acceso, in particolare riguardo all’autonomia e all’indipendenza della magistratura, alla luce della nuova regolazione degli organi di autogoverno e del sistema di estrazione a sorte dei membri del CSM.

