Due uomini sono stati arrestati a Caulonia, nella Locride, per tentata estorsione nei confronti di un imprenditore impegnato nella ristrutturazione di una chiesa. L’operazione, condotta dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, ha portato alla contestazione del reato aggravato dal metodo mafioso da parte della Direzione Distrettuale Antimafia.

Secondo le indagini, i due indagati avrebbero cercato di estorcere un “contributo” di 20mila euro, giustificato come aiuto per famiglie in difficoltà, a fronte di un appalto di circa ottocentomila euro. Le richieste di incontro con l’imprenditore, iniziate il 3 settembre, si sono intensificate fino al 22 settembre, quando i due hanno nuovamente cercato di contattarlo, manifestando la loro insistenza agli operai del cantiere.

Informato dai dipendenti, l’imprenditore ha denunciato la situazione alla Polizia, che ha avviato un’indagine coordinata dalla Procura distrettuale di Reggio Calabria. Il giorno successivo, all’interno del cantiere, l’imprenditore è stato affrontato dai due uomini, che lo hanno accusato di non aver chiesto il permesso per iniziare i lavori.

L’operazione di fermo è stata eseguita dalla Polizia, che ha portato i due in carcere in attesa della convalida dell’arresto da parte del giudice per le indagini preliminari. Il Vescovo di Locri ha espresso il proprio sostegno all’imprenditore per il coraggio dimostrato nel denunciare l’accaduto.

WhatsApp Facebook Messenger Copia link Telegram X.com LinkedIn Pinterest Email