L’esercito israeliano ha intensificato i bombardamenti nel sud del Libano, nonostante una tregua in corso. Hezbollah, il gruppo militante sostenuto dall’Iran, ha dichiarato di non avere intenzione di deporre le armi, mantenendo alta la tensione nel Paese.
Domenica, a Nabatieh, centinaia di persone si sono radunate per commemorare cinque membri di Hezbollah uccisi in attacchi israeliani. Tra i partecipanti, molti indossavano divise militari e hanno espresso la loro lealtà a Hassan Nasrallah, ex leader del gruppo, ucciso da Israele nel settembre 2024. Un inviato del Tg1 ha riportato che la popolazione locale accusa Israele di violare la tregua.
Il primo ministro israeliano, Benyamin Netanyahu, ha avvertito che Hezbollah sta tentando di riarmarsi e che Israele agirà se il governo libanese non prenderà provvedimenti per disarmare il gruppo. Durante una riunione del governo, Netanyahu ha affermato che Hezbollah continua a subire attacchi, ma sta cercando di recuperare forze. Ha sottolineato l’importanza che il governo libanese rispetti gli impegni presi per disarmare Hezbollah, avvertendo che Israele eserciterà il diritto alla legittima difesa in conformità con le condizioni del cessate il fuoco del novembre 2024.

