A Hong Kong, oltre un milione di elettori si sono recati ai seggi per il rinnovo del Consiglio legislativo, il LegCo, in un contesto di crescente influenza di Pechino. Alle 20.30 ora locale, il numero degli elettori che hanno votato ha raggiunto 1.200.490, secondo quanto riportato dal South China Morning Post.

Il capo dell’esecutivo locale, John Lee, ha votato nelle prime ore del mattino, invitando la popolazione a partecipare alle elezioni, mentre la città è ancora scossa dal tragico incendio nel quartiere di Tai Po, che ha causato 159 morti. Lee ha ribadito l’importanza di accertare la verità sull’incidente e ha parlato di necessità di riforme.

I seggi sono stati aperti dalle 7.30 e chiuderanno alle 23.30, due ore più tardi rispetto alle elezioni del 2021, quando l’affluenza si era fermata al 30,2%. Quell’anno, è stata introdotta una riforma elettorale controversa, che ha limitato la partecipazione a candidati considerati “patrioti” dal governo, riducendo ulteriormente lo spazio per le voci pro-democrazia.

Dei 90 seggi del LegCo, solo 20 sono eletti tramite suffragio universale, mentre gli altri sono nominati o scelti da elettori di settori specifici. Tra i candidati c’è anche Vivian Kong, campionessa olimpica di scherma.

Le autorità hanno avvertito i rappresentanti dei media internazionali di non oltrepassare “la linea rossa” nei loro reportage sul voto e sull’incendio. Oggi, quattro persone sono state fermate per aver pubblicato sui social media inviti a boicottare le elezioni, mentre la scorsa settimana sono stati confermati 29 arresti per tentativi di sabotaggio del voto.

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