La redazione di Report ha approfondito la questione della multa di 150mila euro inflitta alla Rai per la diffusione di conversazioni telefoniche tra il ministro Gennaro Sangiuliano e la moglie, Federica Corsini. Le conversazioni riguardavano la richiesta di Corsini di bloccare un contratto di consulenza con Maria Rosaria Boccia. Dopo la trasmissione dell’inchiesta, Sangiuliano e Corsini hanno presentato un esposto al Garante della privacy, sostenendo che l’urgenza di tale azione fosse stata promossa dal commissario Agostino Ghiglia, vicino a Fratelli d’Italia.

Un giorno prima della decisione sulla multa, Ghiglia avrebbe incontrato Arianna Meloni nella sede di Fratelli d’Italia, ma ha negato che tale incontro fosse legato alla sanzione. Report ha rivelato che Ghiglia ha sollecitato una rapida discussione sul caso, portando a una decisione in tempi record. La Rai ha confermato la messa in onda dell’inchiesta, ritenendo di non avere motivi per bloccarla.

L’inchiesta ha messo in discussione l’indipendenza del Garante, evidenziando possibili interferenze politiche. Ghiglia è stato accusato di tentare di limitare la diffusione di informazioni riguardanti la villa della premier Giorgia Meloni e di aver mostrato particolare attenzione verso questioni legate a Fratelli d’Italia. Le opposizioni hanno chiesto le dimissioni di Ghiglia, denunciando un tentativo di censura e un uso strumentale dell’Autorità.

Il governo ha mantenuto una posizione di silenzio, difendendo indirettamente Ghiglia e minimizzando le accuse di interferenza. Arianna Meloni ha negato qualsiasi coinvolgimento nella decisione del Garante, definendo le polemiche come una “caccia alle streghe”.

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