Nella notte tra sabato e domenica, un gruppo di individui armati di spranghe ha fatto irruzione nel liceo scientifico Da Vinci di Genova, attualmente occupato dagli studenti. Durante l’incursione, hanno devastato alcune aule e imbrattato i muri con scritte, tra cui una svastica, mentre gridavano slogan di chiaro riferimento neofascista. Fortunatamente, nessuno degli studenti presenti, impegnati in un’occupazione pacifica approvata dall’assemblea d’istituto, è rimasto ferito.

Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha espresso preoccupazione per l’accaduto, auspicando che i responsabili vengano identificati e condannati. Ha sottolineato l’importanza della scuola come luogo di confronto libero e rispettoso, escludendo qualsiasi forma di intimidazione.

Secondo le indagini condotte dalla polizia, il gruppo di aggressori, che potrebbe includere minori, ha forzato l’ingresso della scuola utilizzando materiali prelevati da un cantiere vicino. Oltre ai danni alle aule, hanno svuotato anche gli estintori. Le autorità stanno esaminando i sistemi di videosorveglianza e raccogliendo testimonianze per chiarire la dinamica dell’evento e identificare gli autori, descritti da alcuni testimoni come ragazzi di età compresa tra i 15 e i 17 anni. La polizia ha avvertito che qualsiasi qualificazione dell’azione è prematura in questa fase.

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