Dieci persone, tra cui un professore, un pubblicitario e un’informatica, sono sotto processo a Parigi per diffamazione nei confronti di Brigitte Macron, moglie del presidente francese Emmanuel Macron. Gli imputati sono accusati di aver diffuso su Internet la falsa notizia che Brigitte sia in realtà un uomo. La denuncia è stata presentata dalla coppia presidenziale lo scorso luglio, dopo anni di voci alimentate da canali e profili social legati al cospirazionismo e all’estrema destra.

La diceria ha preso piede nel 2017, anno dell’elezione di Macron, anche grazie a Candace Owens, podcaster vicina al movimento ‘Maga’, che ha condiviso contenuti sull’argomento. Tra le accuse rivolte agli imputati vi è quella di aver diffuso affermazioni offensive riguardo al genere e alla sessualità di Brigitte Macron, sostenendo che la differenza di età di 24 anni tra lei e il marito costituisca “pedofilia”.

Tra gli imputati figura Aurelien Poirson-Atlan, noto come “Zoe Sagan”, e Delphine J., una medium e giornalista che ha propagato la teoria secondo cui Brigitte Macron sarebbe in realtà suo fratello Jean-Michel Trogneaux. Delphine J. è stata precedentemente condannata per diffamazione, ma assolta in appello. I Trogneaux hanno presentato ricorso contro questa sentenza.

Brigitte Macron non è l’unica figura pubblica femminile a essere stata oggetto di simili voci infondate. Anche Michelle Obama, Jacinda Ardern e Kamala Harris sono state accusate di essere transessuali da notizie non verificate diffuse online.

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