**Emergenza abitativa: il Sunia di Catania chiede una riforma urgente**
Le città metropolitane italiane, in particolare Palermo, stanno affrontando un’emergenza abitativa crescente. I canoni d’affitto sono in aumento, soprattutto a causa della domanda del settore turistico, mentre la disponibilità di alloggi popolari è in calo, aggravata da vendite agli assegnatari e occupazioni illegali. Secondo il sindacato Sunia, a Palermo ci sono 8.000 famiglie in attesa di un alloggio, con una graduatoria risalente al 2003 mai aggiornata e ulteriori 600 famiglie nella lista d’emergenza.
A Messina, il comune sta attuando un piano di bonifica delle baracche che prevede la ricollocazione di oltre 2.000 famiglie, oltre a 1.000 in stato di emergenza, con fondi disponibili di circa 30 milioni di euro. A Catania, le attese per una casa popolare riguardano 3.500 persone; l’Istituto autonomo case popolari (Iacp) ha ristrutturato alcuni alloggi grazie ai fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), ma il 17% degli appartamenti resta inaccessibile a causa di occupazioni.
Patrizia Giambarveri, direttrice dell’Iacp di Catania, ha dichiarato che è necessaria una riforma del settore, sottolineando che l’ultima risale al 1993. La situazione richiede una risposta tempestiva da parte delle istituzioni per affrontare le crescenti difficoltà delle famiglie in cerca di una casa.

