Nei Paesi Bassi, oltre 13 milioni di elettori sono stati chiamati alle urne per le elezioni anticipate, un evento che potrebbe ridefinire gli equilibri politici nazionali. La tornata elettorale segue l’ascesa dell’ultradestra rappresentata dal Partito della Libertà (PVV) di Geert Wilders, che ha visto un significativo aumento di consensi nel 2023. Dopo un governo tecnico guidato da Dick Schoof, sostenuto e poi abbandonato da Wilders, la campagna elettorale si è concentrata su temi cruciali come migrazione, crisi abitativa, sicurezza e cambiamento climatico.

Secondo gli ultimi sondaggi, la competizione è serrata, con cinque partiti in corsa. Wilders è in testa ma con un calo previsto di seggi (24-28), mentre l’alleanza dei laburisti di Frans Timmermans si mantiene stabile (22-26). I liberali ecologisti D66 di Rob Jetten mostrano segni di crescita (21-25), mentre i centristi del CDA di Henri Bontenbal (18-22) e i liberali di destra del VVD di Dilan Yesilgoz (15-19) completano il quadro. In totale, 27 partiti si contendono i 150 seggi della Camera, in un sistema proporzionale che rende difficile la formazione di un governo monocolore.

Con quasi il 40% degli elettori ancora indecisi, il risultato finale rimane incerto. Tradizionalmente, la formazione del governo richiede lunghe trattative; l’ultima volta ci sono voluti 223 giorni. I principali partiti hanno già escluso Wilders dalla possibilità di alleanze, citando la sua inaffidabilità dopo la caduta della precedente coalizione. I seggi chiuderanno alle 21, momento in cui gli exit poll forniranno le prime indicazioni sui risultati.

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