Vincenzo Lanni, 59 anni, è il sospettato dell’accoltellamento di Anna Laura Valsecchi, avvenuto in piazza Gae Aulenti a Milano. Lanni, originario di Bergamo, ha una storia criminale che risale a dieci anni fa, quando confessò di aver accoltellato due pensionati. In quell’occasione, dichiarò di voler colpire donne come reazione alla frustrazione per la sua vita.

Senza legami affettivi e con una sorella gemella che lo ha riconosciuto tramite un’immagine diffusa dai carabinieri, Lanni è descritto come un solitario appassionato di scacchi e criminologia. Dopo aver perso il lavoro di programmatore nel 2012, nel 2015 fu arrestato per le sue aggressioni e condannato a otto anni di carcere, seguiti da tre in una struttura psichiatrica. Durante il processo, si dichiarò non in grado di intendere e di volere, affermando di non essere “in sé”.

Recentemente, Lanni è stato allontanato dalla comunità psichiatrica in cui era ospitato. È stato rintracciato in un albergo di Milano, dove aveva con sé gli stessi vestiti indossati durante l’aggressione. Non sono emersi collegamenti tra lui e la vittima, e il movente rimane sconosciuto, suggerendo un attacco casuale.

L’avvocato Cinzia Pezzotta, che difese Lanni nel 2015, ha espresso preoccupazione per il fatto che gli anni di detenzione non abbiano portato a un cambiamento. Ha descritto Lanni come una persona depressa e isolata, ma con una lucidità nel raccontare le sue azioni. Le vittime passate, come quella attuale, non avevano alcun legame con l’aggressore.

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