Il caso Garlasco ha registrato un nuovo sviluppo significativo. Andrea Sempio è stato convocato a Milano per un’analisi antropometrica, durante la quale sono state misurate le sue dimensioni fisiche attraverso un modello 3D. Contestualmente, la procura di Brescia ha disposto il sequestro degli apparati informatici dei carabinieri Sapone e Spoto, non indagati, nell’ambito dell’inchiesta sull’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, accusato di corruzione in atti giudiziari.
Le indagini risalgono al 2017, quando Venditti avrebbe favorito l’archiviazione di Sempio. Recentemente, il tribunale del riesame di Brescia aveva annullato il sequestro dei dispositivi informatici dei due ex militari. Sempio, attualmente indagato per concorso in omicidio, ha dichiarato di sentirsi estraneo alla vicenda e ha commentato la nuova indagine, affermando di dover solo attendere l’esito del procedimento.
L’esame antropometrico, condotto dall’antropologa forense Cristina Cattaneo, ha avuto una durata di circa tre ore e ha riguardato misurazioni di caviglie, piedi e arti superiori. Questi dati saranno confrontati con le lesioni sul corpo di Chiara Poggi e con le analisi del Ris.
Il delitto di Garlasco, avvenuto nel 2007, continua a suscitare interesse e colpi di scena, con recenti rivelazioni su un supertestimone che avrebbe messo in discussione l’alibi di Sempio. La complessità del caso rimane alta, con interrogativi ancora irrisolti a distanza di oltre diciotto anni.

