Negli ultimi mesi, il movimento MAGA, che ha sostenuto Donald Trump per oltre otto anni, ha mostrato segni di frattura interna. Un tempo considerato il blocco più influente della politica statunitense, oggi il MAGA è diviso su temi come Israele, nazionalismo bianco e questioni economiche. Mentre Trump si concentra su questioni internazionali, la sua base, composta principalmente da lavoratori americani, esprime preoccupazione per la mancanza di attenzione verso le proprie esigenze.

Trump ha riconosciuto l’importanza del movimento, affermando di conoscerne il significato meglio di chiunque altro. Tuttavia, figure di spicco all’interno del MAGA, come la deputata Marjorie Taylor Greene, lo accusano di allontanarsi dai principi di America First, privilegiando temi esteri. La rottura tra Trump e Greene è emersa in particolare sulla questione della pubblicazione dei documenti legati al caso Epstein, con Greene che ha criticato il presidente per la sua posizione.

Le tensioni si sono amplificate con critiche da parte di personalità come Tucker Carlson, che contestano il sostegno incondizionato di Trump a Israele, ritenuto in contrasto con i principi del movimento. Steve Bannon e altri sostenitori del MAGA avvertono che le élite economiche stanno allontanando Trump dalla sua base originaria, mentre il voto imminente alla Camera sulla pubblicazione dei file Epstein potrebbe ulteriormente esacerbare le divisioni.

Il caso di Laura Loomer, che ha attaccato Greene dopo il ritiro del sostegno di Trump, evidenzia ulteriormente le fratture interne. Loomer ha provocato i suoi follower chiedendo se dovesse trasferirsi in Georgia per sfidare Greene, sottolineando le tensioni che attraversano il movimento.

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