Le dighe siciliane stanno affrontando una situazione critica, con un calo significativo del volume d’acqua. Secondo i dati forniti dall’Autorità di Bacino, tra ottobre e novembre la quantità d’acqua negli invasi è diminuita, evidenziando che le piogge non sono sufficienti a compensare il fabbisogno idrico, in particolare per l’uso potabile.
Per far fronte a questa emergenza, è stata decisa la distribuzione di acqua dal lago Arancio, normalmente destinato all’agricoltura, verso il potabilizzatore di Trapani e la diga Garcia, che ha perso un milione e mezzo di metri cubi d’acqua nell’ultimo mese. Questa scelta ha sollevato preoccupazioni tra i contadini agrigentini, che avevano pianificato di utilizzare quella stessa risorsa per le loro coltivazioni estive. La questione ha acceso un nuovo dibattito tra i sindaci del Belice e l’Assessorato all’agricoltura della Regione.
Negli ultimi anni, la stagione delle piogge ha mostrato un cambiamento, con le precipitazioni che si concentrano maggiormente a gennaio e febbraio, il che potrebbe portare a un miglioramento della situazione, ma al momento rimane critica. Attualmente, il volume totale degli invasi è di 217 milioni di metri cubi, ma meno della metà, circa 102 milioni, è effettivamente utilizzabile. Questo è dovuto al fatto che molte dighe non sono collaudate e la loro capacità di invaso è diminuita nel tempo.

