Ha preso il via la sedicesima edizione del Salone della Giustizia, un evento che si propone di affrontare i temi attuali attraverso una serie di incontri e dibattiti. Tra i partecipanti, il ministro della Giustizia Carlo Nordio, insieme a ministri, leader di partito e rappresentanti della magistratura, dell’avvocatura e della società civile.

Il programma si sviluppa su tre giornate, con venti giornalisti che moderano le discussioni e conducono interviste dal vivo. In concomitanza con il Salone, il 28 ottobre il Senato avvierà il dibattito sulla riforma delle carriere dei magistrati, un passaggio cruciale dopo le letture alla Camera. La riforma si concentra sulla separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri e potrebbe portare a un referendum confermativo nella primavera del 2026.

Durante la discussione in Aula, si esamineranno possibili modifiche al testo e si affronteranno questioni emerse dalle recenti assemblee dell’Associazione Nazionale Magistrati. Inoltre, il dibattito è fondamentale per ratificare misure urgenti già adottate, come il decreto legge n. 117/2025, che mira a velocizzare la definizione dei procedimenti pendenti e a ottimizzare il sistema giudiziario fino al 30 giugno 2026.

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