A Rieti si è svolta una fiaccolata in memoria di Raffaele Marianella, l’autista ucciso nell’agguato al pullman dei tifosi del Pistoia basket, avvenuto una settimana fa. L’evento ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, famiglie, comunità parrocchiali e rappresentanti delle istituzioni, partendo dal Centro Pastorale diocesano di Contigliano e dirigendosi verso il cavalcavia della superstrada Rieti-Terni, luogo della tragedia.

Il vescovo Vito Piccinonna ha sottolineato l’importanza di unirsi e riflettere, evitando divisioni e polarizzazioni. Ha invitato la comunità a elaborare il dolore e a cercare un nuovo inizio, evidenziando come l’evento abbia scosso profondamente Rieti, una città che si credeva immune a simili violenze. Piccinonna ha esortato a non lasciarsi andare a facili condanne, ma a trovare motivi di unità e solidarietà, specialmente nei confronti dei familiari di Marianella.

Nel frattempo, le indagini sull’agguato hanno portato a un rafforzamento della protezione per i testimoni, in seguito a intimidazioni. Secondo quanto riportato dal quotidiano La Repubblica, la polizia ha intensificato i controlli nelle strade e nelle vicinanze delle abitazioni dei testimoni, in particolare di un minore che ha fornito una ricostruzione chiave dei fatti. Gli arresti di tre ultrà della Sebastiani basket Rieti, accusati di omicidio volontario aggravato, sono avvenuti poche ore dopo la deposizione del giovane testimone, che ha indicato i presunti responsabili dell’attacco.

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