Due giornate di eventi commemorativi si svolgeranno a Catania per ricordare l’avvocato Serafino Famà, assassinato dalla mafia il 9 novembre 1995. L’iniziativa è promossa dalla Camera Penale di Catania in occasione del trentennale del suo omicidio, con un programma che celebra il suo impegno professionale e civile.
Il primo appuntamento si terrà domani nella sala C3 del centro fieristico Le Ciminiere, con un incontro-dibattito intitolato “Trent’anni di storia dell’Avvocatura catanese”, al quale parteciperanno i familiari di Famà e di altri avvocati uccisi dalla mafia, insieme a colleghi della Camera penale. L’incontro si concentrerà sulla storia dell’avvocatura e sui valori che hanno caratterizzato l’operato di Famà, noto per la sua indipendenza e dedizione alla giustizia.
Il 9 novembre, alle 9.30, avrà luogo la cerimonia di intitolazione del piazzale Serafino Famà, nel luogo del suo omicidio. Seguirà un incontro dal titolo “Serafino Famà: esempio di legalità e indipendenza”, con interventi di figure di spicco come don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, e la figlia Flavia Famà. L’evento sarà moderato dall’avvocato Goffredo D’Antona.
L’iniziativa ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica, riconoscendo il valore civile e morale della memoria di Famà e l’impegno dell’Avvocatura nella difesa dei principi di giustizia e democrazia.
Serafino Famà, nato a Misterbianco nel 1938, era un penalista noto per la sua lotta per i diritti e la legalità. Fu ucciso a 57 anni mentre si recava in tribunale, in un omicidio che rappresentò un chiaro messaggio di intimidazione all’ambiente forense. A distanza di trent’anni, Famà è ricordato come un simbolo di coraggio e indipendenza, un professionista che non cedette mai di fronte alla violenza mafiosa.

