Paramount, sotto la guida di David Ellison, ha presentato un’offerta pubblica di acquisto interamente in contanti da 30 dollari per azione per Warner Bros Discovery, valutando l’intero gruppo 108,4 miliardi di dollari. Questa mossa ostile arriva dopo l’accordo di Netflix per acquisire gli asset cinematografici e di streaming di Warner Bros per 82,7 miliardi di dollari. L’offerta di Paramount rappresenta un premio del 139% rispetto al prezzo di chiusura di Warner Bros Discovery a settembre e supera di 18 miliardi la proposta di Netflix, che prevede una combinazione di cash e azioni.

Ellison ha sottolineato l’importanza di offrire agli azionisti di Warner Bros Discovery un’opzione migliore, definendo l’accordo di Netflix come “inferiore e incerto”. Inoltre, ha promesso di distribuire oltre 30 film all’anno nelle sale cinematografiche, contrastando la strategia di Netflix, spesso criticata per il suo focus sullo streaming.

La situazione ha attirato anche l’attenzione politica, con Donald Trump che ha messo in dubbio l’operazione di Netflix, suggerendo che la sua quota di mercato potrebbe sollevare preoccupazioni antitrust. Dietro l’offerta di Paramount ci sarebbe Affinity Partners, un fondo di private equity guidato da Jared Kushner, genero di Trump, il che aggiunge una dimensione politica alla battaglia.

I mercati hanno reagito con un aumento del 10% delle azioni di Warner Bros Discovery e una diminuzione del 2,3% per Netflix. Paramount si dice fiduciosa riguardo all’ottenimento delle autorizzazioni antitrust, mentre Netflix difende il valore strategico della sua proposta. La competizione per il controllo di Warner Bros Discovery è solo all’inizio, con implicazioni significative per l’industria cinematografica e per la politica.

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