Nel contesto del dopoguerra italiano, un caso di cronaca nera ha scosso l’opinione pubblica e messo in luce le problematiche irrisolte del paese. A Villarbasse, in provincia di Torino, quattro criminali comuni provenienti dalla Sicilia hanno assassinato dieci persone in una cascina, utilizzando bastoni per colpirle e occultando poi i corpi. Inizialmente, gli ex partigiani della zona sono stati ingiustamente accusati del crimine, fino all’arresto dei veri colpevoli.

La strage ha suscitato una forte indignazione, amplificata dalla stampa, che ha spinto per la reintroduzione della pena di morte, nonostante la Costituente fosse già al lavoro per abolirla. Un processo rapido e controverso ha permesso di condannare a morte gli assassini prima del 15 aprile 1947, data in cui era prevista la fine delle esecuzioni capitali. Il 4 marzo 1947, a Torino, è stata eseguita l’ultima sentenza di morte nella storia giudiziaria italiana.

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