Due dipendenti della catena commerciale Pam sono stati licenziati dopo che un ispettore si è finto cliente per simulare un furto. L’ispettore ha nascosto alcuni prodotti nel carrello, e i cassieri non si sono accorti della manovra, portando così al provvedimento disciplinare. I due lavoratori, con diversi anni di esperienza, operavano in punti vendita a Livorno, mentre un terzo caso simile è stato segnalato a Siena.

Il metodo del finto cliente, inizialmente concepito per migliorare il servizio, è diventato oggetto di controversie quando utilizzato come strumento di verifica disciplinare. I sindacati hanno espresso forte disapprovazione, definendo tali pratiche come “imboscate” e sottolineando che i lavoratori non sono agenti di polizia. Secondo le organizzazioni sindacali, il test del carrello rappresenta un meccanismo inadeguato e potenzialmente discriminatorio, che non giustifica il licenziamento dei dipendenti coinvolti.

WhatsApp Facebook Messenger Copia link Telegram X.com LinkedIn Pinterest Email