Le Borse europee continuano a mostrare segni di ripresa dopo le recenti tensioni legate ai timori di una bolla nell’intelligenza artificiale e alle incertezze sullo shutdown negli Stati Uniti. Milano ha aperto con un incremento dello 0,7%, raggiungendo i massimi dal 2001, mentre anche Londra, Parigi e Francoforte hanno registrato andamenti positivi. Ieri, il mercato ha visto un buon andamento per le banche e i titoli del lusso, ma oggi l’attenzione si sposta verso il settore energetico, in seguito a un report dell’Agenzia Internazionale per l’Energia che prevede un aumento della domanda e dei prezzi per i combustibili fossili, in particolare per il petrolio, nei prossimi 25 anni. Attualmente, il prezzo del Brent è leggermente calato a 64,9 dollari al barile. A Milano, tuttavia, A2A ha subito un forte ribasso del 5,7% in apertura, a causa di preoccupazioni per il calo degli utili nei risultati dei primi nove mesi. In Asia, i mercati hanno chiuso in territorio positivo, mentre a Tokyo si è registrato un calo per Softbank, che ha annunciato la vendita della sua intera quota di cinque miliardi nel produttore di chip Nvidia, per focalizzarsi su investimenti in altre aziende più legate alle applicazioni dell’intelligenza artificiale.

