Il terremoto giudiziario che ha colpito la Regione Siciliana, a seguito dell’inchiesta della procura di Palermo su presunti fenomeni di corruzione, ha riacceso il dibattito politico. Totò Cuffaro ha annunciato le sue dimissioni da segretario nazionale della Democrazia Cristiana, mentre la maggioranza mantiene un profilo basso in attesa degli interrogatori programmati per la prossima settimana. Tra gli indagati figura anche Saverio Romano.

Raffaele Lombardo, leader dell’Mpa, ha dichiarato che non parteciperà più ai vertici di maggioranza, sottolineando la necessità di interventi decisi per affrontare una situazione definita “grave”. La giunta regionale ha deciso di sospendere alcuni dirigenti per tutelare il prestigio delle istituzioni, ma le opposizioni, tra cui il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico, ritengono che questa misura non sia sufficiente. Chiedono un passo indietro del governo e una riflessione sulle responsabilità politiche.

Il Partito Democratico ha intensificato le sue proteste con sit-in in diverse città siciliane. La segretaria Elly Schlein ha denunciato una “amministrazione regionale tenuta ostaggio da un sistema di potere profondo e ramificato”. Martedì è prevista una manifestazione della coalizione progressista sotto Palazzo d’Orleans, con l’obiettivo di chiedere le dimissioni del governo.

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