La giunta regionale della Sicilia ha disposto revoche e sospensioni per funzionari e dirigenti coinvolti nell’inchiesta della Procura di Palermo, che ha richiesto gli arresti domiciliari per 18 persone, tra cui Totò Cuffaro e Saverio Romano, accusati di associazione per delinquere, turbativa d’asta e corruzione.
Tra i provvedimenti, è stata sospesa a tempo indeterminato Maria Letizia Di Liberti, dirigente generale del dipartimento della Famiglia, accusata di aver facilitato l’accesso a documentazione su bandi per Cuffaro. La direzione del dipartimento è stata affidata ad interim a Ettore Foti, dirigente del dipartimento Lavoro.
Il presidente Renato Schifani ha anche richiesto la revoca dell’incarico a Vito Raso, segretario particolare dell’assessore alla Famiglia, anch’egli indagato. Inoltre, l’assessore all’Agricoltura avvierà un procedimento disciplinare nei confronti di Giovanni Tomasino, direttore generale del Consorzio di Bonifica 2 di Palermo.
In merito all’Asp di Siracusa, il direttore generale Alessandro Caltagirone si è auto-sospeso, e la giunta ha avviato la procedura per nominare Chiara Serpieri come commissario straordinario. Serpieri, già direttore generale di altre aziende sanitarie in Piemonte, assumerà l’incarico a titolo gratuito per sei mesi.
Palazzo d’Orléans ha sottolineato che tali misure sono necessarie per preservare l’immagine e il corretto funzionamento dell’amministrazione regionale, pur riaffermando il principio di presunzione di innocenza e il diritto di difesa. La giunta ha scelto di agire tempestivamente per tutelare la credibilità delle istituzioni siciliane.

