Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, ha commentato l’inchiesta della Procura sulla vendita dello stadio San Siro, definendola un “atto dovuto”. Sala ha chiarito che si tratta di un fascicolo aperto a seguito di un esposto e di un modello 45, un registro per atti non costituenti reato. Ha ribadito che l’amministrazione ha seguito tutte le procedure necessarie, mantenendo il bando aperto per il tempo richiesto e garantendo trasparenza.
Il sindaco ha anche sottolineato la tempistica dell’inchiesta, paragonandola a quella relativa alle Olimpiadi di Milano. Ha affermato: “Abbiamo fatto tutto per bene e rispettato le regole”, evidenziando che la manifestazione di interesse delle squadre è stata gestita con attenzione.
Nonostante la complessità della situazione, Sala ha espresso la volontà di proseguire con la vendita dello stadio, sebbene si senta “sfinito” dalla vicenda. Ha richiesto garanzie ai gruppi della sua maggioranza in vista della discussione della delibera in consiglio comunale.
L’indagine penale non influisce sul contratto di vendita già firmato tra il Comune e le società Milan e Inter, che hanno acquisito lo stadio e le aree circostanti. Tuttavia, l’accusa di turbativa d’asta riguarda la possibilità che le condizioni del bando abbiano escluso altri potenziali offerenti. La Procura continua a indagare per verificare eventuali manipolazioni delle procedure a danno della concorrenza e del corretto procedimento amministrativo.

