A Gaza, molte persone sono ancora intrappolate sotto le macerie, mentre la vita quotidiana per circa 2 milioni di superstiti continua a essere segnata da difficoltà estreme, nonostante una fragile tregua. Secondo le stime delle Nazioni Unite, oltre il 90% delle costruzioni nella regione è stato distrutto o danneggiato. La scarsità di cibo è una realtà drammatica, e molti residenti sono costretti a bruciare rifiuti per riscaldarsi. Tuttavia, un segnale di speranza emerge dalla riapertura dell’Università Al-Azhar, che potrebbe rappresentare un passo verso la normalizzazione della vita nella zona.

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