Oggi, 5 novembre 2025, è stata ufficialmente completata la cessione dello stadio Giuseppe Meazza, conosciuto come San Siro, alle società calcistiche Milan e Inter. Il Comune di Milano ha valutato l’area in 197 milioni di euro, segnando la fine di circa 90 anni di proprietà pubblica. Con il rogito firmato, i due club possono ora avviare i progetti per un nuovo stadio e la riqualificazione dell’area circostante.
L’acquisto è stato finanziato principalmente da fondi gestiti da Oaktree e RedBird, parte delle rispettive proprietà di Inter e Milan. L’operazione è stata perfezionata attraverso la società Stadio San Siro S.p.A. e supportata da un finanziamento di Goldman Sachs e J.P. Morgan, insieme a Banco BPM e BPER Banca.
La vendita è avvenuta pochi giorni prima dell’entrata in vigore di un vincolo architettonico sul secondo anello dello stadio, che avrebbe impedito la demolizione. Milan e Inter hanno già versato una prima tranche di circa 73 milioni di euro, con l’impegno di completare il trasferimento dei fondi per finalizzare l’atto.
I piani per il nuovo stadio prevedono una struttura moderna da 71.500 posti, progettata dagli studi Foster + Partners e MANICA, con una forma ovale e una copertura fissa. Il progetto include anche spazi verdi, aree commerciali e strutture ricettive, con circa 80.000 metri quadrati di spazio verde che torneranno di proprietà comunale.
Tuttavia, la procura di Milano ha avviato un’inchiesta sulla compravendita, ipotizzando una turbativa d’asta. Le indagini si concentrano sulle modalità e tempistiche relative all’Avviso pubblico per la raccolta di manifestazioni di interesse per la riqualificazione dell’area di San Siro. Gli inquirenti stanno interrogando Claudio Trotta, che ha espresso preoccupazioni riguardo alla sua impossibilità di partecipare al bando.

