Questa mattina, i Carabinieri del Ros hanno perquisito l’appartamento di Salvatore Cuffaro, ex presidente della Regione siciliana e attuale segretario nazionale della Democrazia Cristiana, nell’ambito di un’inchiesta per corruzione legata a presunti appalti pilotati. L’operazione è coordinata dalla procura di Palermo, che ha richiesto gli arresti domiciliari per Cuffaro e altre 17 persone.
Cuffaro ha dichiarato di aver ricevuto un avviso di garanzia e di aver collaborato pienamente con le autorità durante le perquisizioni. Ha espresso serenità riguardo alle accuse mosse nei suoi confronti, affermando di non conoscere né le vicende né le persone coinvolte in alcuni dei fatti contestati. Ha inoltre manifestato fiducia nel lavoro degli inquirenti e si è detto pronto a chiarire la propria posizione.
In passato, Cuffaro era stato condannato a sette anni di reclusione per favoreggiamento alla mafia, una sentenza divenuta definitiva nel 2011. È uscito dal carcere nel 2015 dopo aver scontato quattro anni e undici mesi, beneficiando di un indulto e di uno sconto per buona condotta.

