In Italia e nel resto dell’Occidente si registra un aumento degli episodi di antisemitismo, che comprendono aggressioni, vandalismi e campagne di odio online. Secondo il professor Pagani, analista di intelligence dell’Università di Bologna, questa ondata non è attribuibile solo a fanatismo o ignoranza, ma è anche il risultato di operazioni di guerra cognitiva orchestrate da servizi segreti stranieri per destabilizzare le democrazie liberali.
L’Osservatorio antisemitismo del Cdec ha segnalato un aumento significativo degli episodi, passando da 241 nel 2022 a 454 nel 2023, con previsioni di ulteriori crescite nel 2024. Anche a livello internazionale, l’Anti-Defamation League ha descritto la situazione come la peggiore dalla fine della Seconda guerra mondiale, con un incremento degli attacchi in Francia e negli Stati Uniti, dove l’estrema destra e gruppi antisionisti sono ritenuti responsabili.
Le politiche del governo Netanyahu e le operazioni militari a Gaza hanno contribuito a questo clima di tensione, ma non sono l’unico fattore. La disinformazione e le fake news, insieme all’attività di agenzie di intelligence, giocano un ruolo cruciale. In particolare, i servizi segreti russi e iraniani sono accusati di alimentare l’antisemitismo per destabilizzare le democrazie occidentali, utilizzando misure non militari.
Evidenze concrete supportano queste affermazioni. L’intelligence francese ha scoperto che cittadini moldavi e bulgari sono stati pagati per disegnare stelle di David sui muri di Parigi, un’operazione attribuita al Fsb russo. Anche l’Iran, attraverso la Forza Quds, ha creato una rete globale di agenti coinvolti in atti vandalici e attentati contro la comunità ebraica.
L’antisemitismo, radicato in motivazioni religiose, economiche e sociali, continua a persistere grazie a menzogne e manipolazioni storiche, dimostrando che la tragedia della Shoah non ha garantito un’immunità duratura contro tali fenomeni.

