Nella giornata di ieri, cinque persone hanno perso la vita sul lavoro in diverse località italiane, contribuendo a un triste bilancio di 777 morti dall’inizio dell’anno. Gli incidenti si sono verificati da Nord a Sud, coinvolgendo operai, agricoltori e dipendenti.
A Napoli, Marco Iazzetta, 63 anni, è deceduto dopo due mesi di agonia in ospedale a seguito di una caduta da un’altezza di un piano in un cantiere. In Piemonte, Tarcisio Valci, 56 anni, è morto sul colpo dopo essere caduto dal cassone di un autocarro. Un altro operaio di 31 anni, di origini indiane, ha perso la vita in una cava nel Bresciano, mentre un uomo di 64 anni è stato travolto da un muletto a San Giorgio Piacentino. Infine, in Sardegna, un agricoltore di 51 anni è stato schiacciato dal suo trattore.
I dati dell’INAIL indicano un incremento dello 0,9% degli infortuni mortali rispetto allo stesso periodo del 2024, con una media di quasi tre morti al giorno. La Campania è tra le regioni più colpite, con 84 vittime, di cui 28 a Napoli e provincia.
In risposta a questa emergenza, il governo ha introdotto un Decreto Legge da 900 milioni di euro, che prevede l’obbligo di un badge di cantiere per i lavoratori e borse di studio per gli orfani delle vittime. Tuttavia, i sindacati, in particolare la CGIL, avvertono che le misure non sono sufficienti a risolvere le problematiche strutturali del settore. Roberto Fico, ex Presidente della Camera, ha proposto l’istituzione di una Procura per la sicurezza dei cantieri, evidenziando la necessità di maggiori investimenti per garantire la sicurezza sul lavoro.

  
  
  
  
  